Regolarità strutturale

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Marco Bozza
view post Posted on 21/1/2007, 12:07




La normativa distingue la regolarità in pianta da quella in elevazione, adottando provvedimenti diversi, sulla modellazione e sul fattore di struttura, atti a contrastare gli effetti negativi che i diversi tipi d’irregolarità producono sul comportamento sismico di una struttura. Infatti, un calcolo elastico convenzionale può garantire il corretto comportamento della struttura fino al limite elastico, ma non può fornire predizioni realistiche del comportamento non lineare, particolarmente qualora la struttura presenti situazioni di debolezza localizzata, ad esempio di un piano rispetto agli altri, o di concentrazione di tensioni, che possano determinare comportamenti locali fragili. Occorre, infatti, tener sempre ben presente che l’azione dinamica del sisma, quando la struttura viene impegnata in campo anelastico, tende a concentrare la domanda di spostamento (o duttilità) negli elementi di maggior debolezza, portandoli rapidamente al collasso, e con loro tutta la struttura. È questo il caso del cosiddetto piano debole, situazione che si crea quando gli elementi strutturali verticali hanno brusche variazioni di rigidezza, particolarmente ai piani bassi o, situazione ancor più frequente, quando tamponature e tramezzature sono presenti a tutti i piani tranne che ad uno (classico è il cosiddetto piano pilotis). In quest’ultimo caso la progettazione delle strutture interessate viene giustamente penalizzata con incrementi significativi delle sollecitazioni di progetto.
 
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