Sicurezza delle navi petroliere

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IngFabrizioD
view post Posted on 3/1/2007, 18:26




La maggior parte delle petroliere esistenti è attualmente del tipo "monoscafo". In queste navi il petrolio è separato dall'acqua del mare soltanto da una lamiera sul fondo e sul guscio laterale. Se tale lamiera venisse danneggiata a seguito di collisione o di incaglio, il contenuto delle cisterne di carico rischia di fuoriuscire in mare e causare grave inquinamento. Un mezzo efficace per evitare tale rischio consiste nell'applicare intorno alle cisterne di carico una seconda lamiera interna a sufficiente distanza dalla lamiera esterna. Questo « doppio scafo » protegge le cisterne di carico dalle avarie e riduce i rischi di inquinamento.
A seguito dell'incidente della "Exxon Valdez" nel 1989 gli Stati Uniti, ritenendo insufficienti le norme internazionali sulla prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi, hanno adottato nel 1990 l'"Oil Pollution Act" (OPA 90). Con questa legge essi hanno imposto unilateralmente l'obbligo del doppio scafo tanto per le petroliere nuove quanto per quelle esistenti, dato che hanno introdotto limiti di età (a decorrere dal 2005 tra 23 e 30 anni) e fissando termini (2010 e 2015) per il disarmo delle petroliere monoscafo.
A seguito del provvedimento unilaterale americano, l'IMO (Organizzazione marittima internazionale) ha dovuto conformarsi e nel 1992 ha introdotto norme relative al doppio scafo nella Convenzione internazionale sulla prevenzione dell'inquinamento causato dalle navi (MARPOL). La Convenzione impone che tutte le petroliere di portata lorda superiore o pari a 600 tonnellate, consegnate a partire dal luglio 1996, siano costruite con doppio scafo o tecnologia equivalente. Dopo questa data non sono dunque state più costruite petroliere monoscafo. Le petroliere monoscafo a partire da 20 000 tonnellate di portata lorda consegnate anteriormente al 6 luglio 1996 devono essere rese conformi alle norme doppio scafo al massimo all'età di 25 o 30 anni, secondo che siano o no provviste di cisterne di zavorra segregata.
L'obiettivo delle cisterne di zavorra segregata è quello di ridurre i rischi di inquinamento da versamenti operativi garantendo che l'acqua di zavorra non entri mai a contatto con gli idrocarburi. Inoltre, se usate a fini protettivi, sono collocate nei punti in cui l'impatto di un incaglio o di una collisione può essere particolarmente grave.
Di fatto, tenuto conto della quasi impossibilità di trasformare una petroliera monoscafo in nave a doppio scafo, nonché del fatto che le età limite specificate sono vicine alla fine della vita utile di una nave, tanto il sistema americano che la Convenzione MARPOL conducono al disarmo delle petroliere monoscafo. Le differenze tra il sistema americano e internazionale tuttavia faranno sì che a decorrere dal 2005 le petroliere a scafo singolo, bandite dalle acque americane per superamento del limite di età, cominceranno ad operare in altre regioni del mondo, ivi compresa l'UE, aumentando i rischi di inquinamento in tali zone.
La Commissione è preoccupata della situazione sopra delineata in quanto le statistiche indicano tassi di incidenti maggiori per le navi più vetuste. È necessaria una risposta comunitaria adeguata, che deve divenire efficace prima del 2005, importante data limite a partire dalla quale le petroliere monoscafo bandite dalle acque americane cominceranno ad essere utilizzate nelle acque europee.
A seguito del naufragio della petroliera PRESTIGE (novembre 2002), la Commissione ha accelerato la progressiva eliminazione delle petroliere monoscafo che trasportano i prodotti petroliferi più pesanti nei porti, nei terminali e nelle aree di ancoraggio della Comunità.
(Fonte della Comunità Europea)
 
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