Piattaforme marittime

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Luca_M
view post Posted on 9/12/2006, 22:23




Le piattaforme sono strutture oceaniche usate per operazioni di esplorazione, estrazione e stoccaggio di petrolio. I tipi di piattaforme marittime, utilizzati nelle attività petrolifere, comunemente incontrati sono i seguenti:
- piattaforma semi-sommergibile (Semi-Sub Platform): imbarcazione composta da deck sostenuti da colonne verticali che si reggono in grandi serbatoi di fluttuazione sottomarina;
- piattaforma Tension-Leg: piattaforma fluttuante in cemento armato o in acciaio, la cui stabilità è assicurata da elementi strutturali verticali, costantemente in tensione i quali ancorano la piattaforma stessa al fondo del mare;
- piattaforma tipo boa: piattaforma fluttuante, la cui stabilità è assicurata da cavi i quali ancorano la piattaforma sul fondale marino. Essa è generalmente costruita in cemento armato;
- piattaforma ad autoregolazione di altezza (Jack-up Platform): piattaforma che si appoggia al fondale attraverso tre o quattro gambe che possiedono un meccanismo di auto-elevazione del piano di lavoro, per essere utilizzate in acque di differenti profondità (generalmente non superiori a 100 metri);
- piattaforma a gravità (Gravity Structure): struttura che si appoggia al fondale e mantiene stabilità grazie al proprio peso. Generalmente è costruita in cemento armato;
- piattaforma fissa di acciaio (Fixed Steel Platform): struttura fissata al fondo del mare dove sono installate le attrezzature di perforazione e estrazione di petrolio. Le piattaforme fisse sono normalmente composte da tre strutture: jacket, deck
e moduli. Jacket è una struttura tubolare che va dalle fondamenta fino a poco più in alto del livello del mare e sopra il quale sono installati i Deck e/o i moduli, progettata per resistere ai carichi provenienti dai Deck e Moduli e dalle forze
provocate dall’azione delle onde e correnti marine nella struttura. È inoltre progettata per essere trasportata, lanciata a mare e verticalizzata. Deck è l’area di lavoro, area delle apparecchiature. I moduli sono grandi containers che contengono attrezzi, apparecchiature, materiali, ecc. Essi possiedono dimensioni standard e la loro unione, sopra il Deck della piattaforma, compone la struttura unitaria operazionale della piattaforma stessa.
 
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-d@rio-
view post Posted on 16/12/2006, 20:13




Scusate se mi inserisco in questo forum, ma mi interesserebbe chiedervi alcune cose. Nella mia città, Livorno, è in progetto la costruzione di un impianto di rigassificazione off-shore. Ci hanno detto che l'impianto consisterà in una nave gasiera che, ancorata a fondo, invierà a terra tramite un gasdotto, il Gas Naturale che riceverà allo stato liquido da altre navi gasiere.
Mi potreste spiegare se corrisponde ad una delle tipologie sopra elencate o comunque sia accennare come funziona un impianto di questo genere?
 
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IngFederico_ABC
view post Posted on 17/12/2006, 12:18




L'impianto consiste in una nave gasiera lunga 240 metri e larga 40, collegata a terra attraverso un condotto sottomarino. E prevista inoltre una nave appoggio che notte e giorno dovrà evitare l’avvicinamento di imbarcazioni non autorizzate.
Riporto il testo di Giuseppe Meucci su firenzeindustria

Sicura e utile all’economia la nave gasiera in alto mare

Un’occasione per l’economia toscana, un chance in più per superare i rischi di una crisi energetica, un impianto a rischio zero che non interferirà più di tanto sull’equilibrio ambientale del mare toscano. Così è stato descritto l’impianto l’impianto di rigassificazione recentemente autorizzato dalla regione Toscana e dai ministeri delle infrastrutture e dell’ambiente di fronte alla costa pisana e livornese. Un impianto, costituito da una nave ancorata a 24 chilometri di distanza dalla costa, dove avverrà il processo di rigassificazione del gas liquido trasportato da un’altra nave gemella, intorno al quale si è riaperta in questi giorni una violenta polemica innescata da gruppi ecologisti. Addirittura è stato paventato che, in caso di incidente, l’esplosione della nave potrebbe provocare migliaia di morti. «Salteranno per aria i Quattro Mori e la Torre di Pisa», è stato uno degli slogans lanciati dagli ultras ecologisti. Il lungo iter seguito dal progetto, le analisi approfondite cui è stato sottoposto da parte della regione Toscana e dai ministeri competenti (l’ultimo a firmare dopo tutti i controlli è stato il ministro dell’ambiente Matteoli) hanno però escluso questa eventualità, dando il via libera definitiva a un’opera che da più parti è stata definita strategica per l’economia toscana, che potrà contare su un approvvigionamento di energia pulita (come è quella fornita dal gas) a un costo inferiore di quello praticato dall’Eni che attualmente opera in regime di monopolio. Con un vantaggio aggiuntivo per Pisa. Nell’ambito della lunga trattativa che ha preceduto le autorizzazioni alla nave gasiera, il comune di Pisa è infatti riuscito a ottenere dalla OLT, la società che realizzerà l’impianto il finanziamento dei lavori di ricostruzione dell’Incile che che collegherà l’Arno e il canale dei Navicelli.
Il tema della nave gasiera e delle prospettive che apre per l’economia toscana, è stato al centro di una riunione congiunta del Rotary club di Pisa e del Rotary club Pisa Galilei, alla quale ha partecipato il dottor Aldo Belleli, rappresentante della società Olt che sta per dare il via al progetto. La riunione è stata aperta dal presidente del Rotary club di Pisa dottor Ezio Pala che ha brevemente illustrato l’attualità del tema prescelto nell’ambito dell’impegno del Rotary a dibattere e approfondire temi di interesse generale. Successivamente ha preso la parola il presidente del Rotary club «Pisa Galilei» dottor Roberto Brogni quindi l’oratore è stato brevemente presentato ai soci dei due club dall’ingegner Natalrigo Guidi che in Toscana ha seguito per conto della Olt il lungo iter della autorizzazione alla nave gasiera.
Aldo Belleli ha poi illustrato le caratteristiche del progetti e i vantaggi per aziende e cittadini che potranno contare su energia fornita ad un prezzo concorrenziale. Particolare attenzione è stata poi dedicata al tema della sicurezza. La nave gasiera, è stato spiegato, è uguale ad altre che stanno per entrare in funzione in tutto il mondo, non presenta margini di rischio e, soprattutto, è più pulita e sicura delle petroliere che quotidianamente entrano ed escono dal porto di Livorno, transitando a pochi chilometri di distanza dalla costa pisana.
 
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Marco Bozza
view post Posted on 17/12/2006, 12:45




Ho trovato queste definizioni

GPL = Gas di Petrolio Liquefatto, prodotto dalla distillazione frazionata di petrolio e gas naturale. (Propano)
Usato come combustibile il GPL è una miscela di propano impuro di propene, butano e butene, spesso odorizzata con etantiolo per renderne facile il rilevamento in caso di fuga o di perdita.
GNL= Gas Naturale Liquefatto, ottenuto sottoponendo il Gas naturale a processi di depurazione e disidratazione e succesivo raffreddamento. (Metano)
Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano ed azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160°C a pressione atmosferica.Viene utilizzato come combustibile per impianti industriali e domestici.
La composizione e le caratteristiche del GNL variano a seconda del luogo di provenienza e del processo di liquefazione.

Per quanto riguarda il tuo messaggio il rigassificatore è una gigantesca nave gasiera alta circa 12 piani elunga come 3 campi di calcio, ancorata a 12 miglia davanti allacosta tra Pisa e Livorno. È usata per immagazzinare GNL liquido. Il GNL e' gas naturale raffreddato a -161° centigradi. Nella rigassificazione 1 litro di GNL si trasforma in 600 litri di gasnaturale. Il rigassificatore può contenere 137 milioni di litri di GNL che equivalgono a 82 miliardi di litri di gas.
Il terminal sarà costituito da una nave gasiera modificata di 288 metri di lunghezza e 48 di larghezza ancorata al fondale , dotata di 4 serbatoi per GNL per una capacità di 137.500 m. cubi e bracci di carico del GNL.
Il terminale sarà posto a 12 miglia dalla costa pisano-livornese, all'interno dellarea di sversamento dei fanghi di dragaggio del porto di livorno, e sarà collegato mediante gasdotto sottomarino fino alla foce dello scolmatore (Livorno),
per raggiungere la terra ferma la stazione Snam Rete Gas e connettersi con la rete nazionale.
Si prevede una media di una nave gasiera ogni 6/10 giorni per circa 50 gasiere l'anno e una durata di 23 ore per lo scarico. Intorno al terminal sarà creata una zona di rispeto di 2 miglia e una ulteriore fascia di 2 miglia , cioè in pratica un area di 43 km quadrati dove sarà interdetto tutto anche la pesca e sorvegliata 24 ore . Per scaldare e rigassificare il GNL trasportato a - 160° sarà utilizzata l'acqua marina che poi verrà rigettata in mare .
nella via ministeriale parla : di un raffreddamento dell'acqua ( meno 7 ° entro 45 metri sotto lo scafo
di modeste perdite di gas in aria 60 kg l'anno.


Edited by Marco Bozza - 18/12/2006, 13:30
 
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alesss84
view post Posted on 7/10/2009, 09:55




buongiorno a tutti sto lavorando sulla mia tesi di laurea e devo trovare un equazione differenziale che spieghi il mio modello ovvero:
azione dell acqua e del vento su una tension legs platform (t.l.p.)
il modello e una tipologia inversa di pendolo fisico ma non riesco a capire come trovare l equazione differenziale che mi spiega tal modello al fine di riuscire a trovare il periodo d oscillazione
spero in un aiuto
cordiali saluti
alessio
 
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akesss84
view post Posted on 19/11/2009, 18:47




salve sto lavorando sulla mia tesi di laurea devo trovare un po di teoria sulle strutture offshore in particolare le T.L.P.
se qualcuno mi sapesse fornire un link per un po di materiale sarebbe molto interessante per me
grazie.
 
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5 replies since 9/12/2006, 22:23   3100 views
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