Combustibili fossili e CO2

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Marco Bozza
view post Posted on 9/12/2006, 12:42




L’importanza di molti studi di ricerca nel settore dell'inquinamento atmosferico è funzionale alle scelte energetiche nazionali ed internazionali volte a soddisfare una domanda di energia sempre crescente a fronte delle previsioni di esaurimento delle risorse fossili liquide e gassose, sviluppando tecnologie in grado di impiegare i combustibili fossili in maniera ‘pulita’, cioè limitando fortemente le emissioni macro e micro inquinanti e le emissioni di CO2. Vi è un sostanziale accordo mondiale nel ritenere che ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici globali che sono legati all’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera, incrementando l’effetto serra naturale. L’anidride carbonica è il più importante dei gas serra, e la sua concentrazione è in continua crescita a partire dalla rivoluzione industriale. La domanda di energia primaria nel mondo è in continua ascesa: le previsioni della IEA fino al 2030 mostrano che la richiesta di gas naturale cresce più di tutte le altre fonti in termini assoluti, mentre le rinnovabili - con esclusione dell'idraulica - crescono più delle altre in termini %; in ogni caso il petrolio rimane la fonte dominante. La conseguenza è una crescita continua delle emissioni di CO2 in atmosfera, con un tasso previsto dell'1.8% annuo ed un incremento del 70% rispetto alle emissioni del 2000, pari a 38 miliardi di tonnellate nel 2030. La combustione di fossili è la principale causa di produzione di CO2. E’ evidente, dunque, la necessità di politiche energetiche globali atte ad assicurare consistenti riduzioni nella produzione di CO2, senza penalizzare lo sviluppo economico e industriale che nei prossimi decenni dipenderà ancora dalle fonti fossili. A tal fine è necessario un insieme di misure volte ad un incremento della efficienza, sia nella produzione che nell’uso dell’energia, ad un incremento dell’uso di fonti rinnovabili e ad un impiego pulito delle fonti fossili, compresa la cattura e neutralizzazione definitiva della CO2, sviluppando tecnologie per l’impiego pulito di combustibili fossili (CCS; Carbon Capture and Storage). Nel 2000 quasi i ¾ dell'energia elettrica richiesta in Italia sono stati prodotti in Italia con combustibili fossili, sostanzialmente mediante centrali termoelettriche di tipo tradizionale con ciclo a vapore a condensazione. L'uso dell'olio combustibile, anche se complessivamente in diminuzione, è stato ancora rilevante.
(Fonte ENEA)
 
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