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| Mi piacerebbe conoscere il parere di un esperto nel campo delle vibrazioni in merito al presente fatto. In un basso fabbricato adibito a deposito si sono vericate delle lesioni strutturali per il cedimento fondale di un pilastro intermedio di una pilastrata, verosimilmente prodotto dalle vibrazioni prodotte dai macchinari (presse e compressori) esistenti ed in uso nel fabbricato industriale contiguo. Riconoscendo le responsabilità il proprietario propone, oltre che la sostituzione dei vecchi ammortizzatori che poggiano direttamente sul battuto in cemento che fa da pavimento, la realizzazione di una barriera antivibrazioni da realizzare con taglio a disco del massetto e del terreno sottostante per una profondità di circa un metro e inserimento di uno strato di sughero all'interno. Tale taglio viene fatto a tre metri di distanza dalla pressa più vicina al fabbricato in dissesto. A mio parere tale risoluzione non risolve il problema dell'isolamento dalle vibrazioni in quanto la barriera diostacolo è priva di una massa adeguata. Vedrei meglio una barriera molto più profonda realizzata con iniezioni di resina espandente a cellule aperte che oltre a consolidare il terreno sotto il pilastro in cedimento fornirebbe un ostacolo ben più massivo alle vibrazioni.
Rigrazio anticipatamente per la cortesia chiunque potesse darmi qualche suggerimento in merito. Ancora grazie. bac
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